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Adattogeni naturali: il regno vegetale in nostro aiuto

  • Writer: Aurora Pettenati
    Aurora Pettenati
  • Feb 25, 2022
  • 5 min read

Gli adattogeni hanno svolto e svolgono un ruolo importantissimo nel controllo della mia malattia e la loro scoperta ha cambiato la mia visione di tante cose. Mi ha fatto capire che documentarsi è fondamentale, capire di cosa abbiamo bisogno, ascoltando sempre quello che il nostro corpo ci dice.

Ma cosa significa adattogeno? Per adattogeno intendiamo qualsiasi rimedio erboristico in grado di sostenere il corpo sia fisicamente che psicologicamente. Questi permettono una risposta a tutti i fattori di stress, non funzionando su un organo specifico ma avendo un effetto generale aumentando le capacità omeostatiche del corpo, stimolandolo a fronteggiare fattori di stress essendo loro stessi ’fattori di stress lievi’ innescando effetti adattivi associati in particolar modo all’asse ipotalamo-ipofosi-surrene (HPA) che regola il corretto funzionamento del sistema nervoso, cardiovascolare, immunitario ed endocrino durante le situazioni stressogene. Perciò si adattano a noi, andando a ’tamponare’ lì dove abbiamo delle carenze, riequilibrando tutto l’organismo.

Questi sono utilizzati da secoli anche nella Medicina Cinese dove si parla di ’tonici superiori’, che hanno la capacità di regolare le varie funzioni dell’organismo ed aumentare l’energia interna (QI).

Non solo le piante ma anche alcuni tipi di funghi hanno queste proprietà benefica, svolgendo da sempre un ruolo fondamentale in tantissime culture, soprattutto in quelle orientali.




Le piante


Ginseng: con le sue proprietà revitalizzanti è una delle erbe più famose. Migliora il rendimento fisico e mentale e le capacità di apprendimento ed attenzione. È considerato uno psicotonico, con azione stimolante sul sistema nervoso centrale, dove vari studi dimostrano un incremento dell’attività elettrica delle cellule della corteccia cerebrale.


Rhodiola: usata per ridurre la sensazione di stanchezza, è un ottimo rimedio per contrastare i fattori stressogeni. Agisce su ansia e depressione grazie alle proprietà calmanti, stimola la produzione di serotonina, ormone del ‘benessere’, migliorando in generale le attività metaboliche ed intellettuali (in particolare capacità mnemoniche).


Ashwagandha: chiamato anche Ginseng Indiano, molto utilizzata nella medicina ayurvedica, questa pianta aiuta a proteggere il sistema immunitario, combatte e riduce gli effetti dell’ansia, nervosismo e insonnia, migliorando la risposta ai cambiamenti dell’ambiente esterno. Ha proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche, aiutando in caso di bronchite ed asma, ma anche disturbi dell’apparato gastrointestinale. Inoltre è conosciuto come un importante afrodisiaco naturale, migliorando la libido.

Schisandra: pianta adattogena con elevate quantità di lignani, sostanze naturali utili per il corretto funzionamento del cuore e delle difese immunitarie. Tanti studi hanno dimostrato i suoi effetti metabolici, soprattutto a livello epatico, normalizzando e riparandone i danni e riducendo le concentrazioni ematiche di transaminasi e aumentando l’attività del glutatione. Un altro effetto importante è quello antinfiammatorio, infatti ridurrebbe le concentrazioni di proteina C reattiva e inibendo l’aggregazione piastrinica.


Maca: noto anche come ginseng delle Ande, svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda il miglioramento delle energie, memoria e nel trattamento di sintomi della menopausa, dolori mestruali, con miglioramento della libido (è considerato infatti un afrodisiaco) e mantenimento dell’equilibrio ormonale.

È molto indicato per gli atleti, poiché migliorerebbe le performance sportive, le capacità muscolari, proteggendo i muscoli dall’attacco dei radicali liberi e riducendo la fatica.




I funghi


Con la loro funzione di decomposizione, preparano il terreno allo sviluppo di microorganismi e questo ciclo è di vitale importanza per il funzionamento dell’intero ecosistema.

Ma non solo, anche in ambito medico sono una vera e propria risorsa, infatti i loro effetti terapeutici sono infiniti, ma quelli maggiori sono gli effetti immunomodulanti/immunostimolanti.

Questi sono nettamente potenziati dall’assunzione della vitamina C ingerita insieme ai funghi, perché l’acido ascorbico aumenta l’as­sor­bi­men­to dei polisaccaridi (beta-glucani) contenditi in essi che hanno azione immunostimolante.

Grazie ai loro numerosi principi attivi, questi svolgono anche funzioni antiossidanti, antinfiammatorie, prebiotiche, depurative, antimicrobiche, antiallergiche, epatoprotettive, antidiabetiche, ipolipemizzanti (blocco dell’enzima HMG-CoA reduttasi), protettive del sistema cardiovascolare e antipertensive, adattogene e anticancerogene.

Infatti l’AHCC è una delle molecole fungine più efficaci. Oltre a sostenere il sistema immunitario, agisce sugli effetti collaterali della chemioterapia, migliorando i sintomi avversi come nausea, stanchezza e vomito. L’efficacia adattogena e immunomodulatoria dipende appunto dalla ricchezza di beta-glucani, i quali stimolano una risposta immunitaria che porta alla secrezione di citochine IL-1alfa, IL-6, IL-10 e INF-alfa da parte dei macrofagi.

È però opportuno selezionare con cura i miceti perchè il prodotto finale sia assorbibile e disponibile.


Cordyceps (Cordyceps sinensis) chiamato anche fungo Caterpillar o DongChongXiaCao cioè “pianta d’estate, insetto d’inverno” poiché alcuni scritti allegorici parlavano di “un essere in grado di trasformarsi da insetto in inverno a pianta in estate”.

Aumenterebbe di circa il 28% i livelli di ATP (adenosina trifosfato) nell’organismo. L’ATP costituisce la fonte di energia principale del corpo ed è necessaria per tutti i processi enzimatici. Molto utile quindi per gli sportivi, poiché incrementa la resistenza fisica. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che l’utilizzo di questo fungo ha portato ad un miglioramento anche dell’utilizzo di ossigeno, e dunque di energia cellulare, fino al 55%. Ciò permette di allungare i tempi di performance aerobica.

Migliora la qualità del sonno, l’energia, il tono dell’umore, il respiro e anche la lucidità mentale.


Maitake (Grifola frondosa) chiamato anche “fungo della danza”, una leggenda vuole che la gente ballasse quando trovava questo fungo nella foresta. Ha due campi d’azione: uno immunitario e uno metabolico. Grazie alla grande presenza di beta-glucani svolge un’azione di rinforzo sulle nostre difese immunitarie con stimolazione dei globuli bianchi.

Svolge un ruolo fondamentale nel controllo della glicemia, regolarizzandola ed inibendo l’enzima alfa-glucosidasi deputato alla digestione degli amidi e di conseguenza all’assorbimento degli zuccheri.


Reishi (Ganoderma lucidum) conosciuto anche come “fungo dell’immortalità”, il suo utilizzo nella Medicina Cinese risale ad oltre 2000 anni fa. Le sue proprietà analgesiche, antinfiammatorie ed antistaminiche sono dovute alla presenza di acido ganoderico che diminuisce l’istamina. Svolge un ruolo importantissimo sui nostri organi ed apparati principali, andandoli a regolare, tonificare e detossificare.

Contiene inoltre acido pantotenico che agisce a lvitello del sistema nervoso, andandolo a nutrire ed riequilibrare.


Shiitake (Lentinula edodes) presenza di eritadenina, che svolge un ruolo importantissimo nella regolazione del colesterolo cattivo nel sangue ed ergotioneina, un potente antiossidante. Ha un ruolo chiave a livello intestinale, grazie ad enzimi che favoriscono la digestione e a trealosio che nutre la flora batteria, e a livello della pelle, aiutando molto in caso di acne.

Sono usati tantissimo nella cucina asiatica.


Chaga (Inonotus obliquus) viene da sempre utilizzato per trattare patologie degenerative e gastrointestinali. Questo fungo possiede la più alta quantità di SOD (Super Ossido Dismutasi) rispetto a qualsiasi altro nutriente fino ad ora scoperto. Il SOD è un importante enzima ad elevato potere antiossidante, fondamentale per il corretto mantenimento e funzionamento cellulare. Molti studi hanno dimostrato anche possibili effetti sul cancro grazie alla presenza di terpeni/terpinoidi che hanno effetti inibitori sulla proliferazione delle cellule cancerogene.


Hericium (Hericium erinaceus) anche conosciuto come Lion’s Mane, è estremamente efficacie nel trattamento delle problematiche gastrointestinali, rigenerando la mucosa gastrica, nutrendo la flora batterica, contrastando la disbiosi e combattendo l’Helicobacter Pylori (Ecco perché è il mio preferito). Ha perciò un ruolo importantissimo nel trattamento del Morbo di Crohn: infatti corregge la permeabilità delle mucose intestinali, stimolando la riparazione e cicatrizzazione. Studi hanno dimostrato il suo ruolo importantissimo nel controllo dell’infiammazione con importanti riduzioni dei valori della proteina calprotectina, indice di infiammazione intestinale.

Inoltre grazie alla presenza di erinacina H, stimola la sintesi dell’NGF e mielina, svolgendo così un’azione neuroprotettiva ed antinfiammatoria.


I funghi funzionali come anche le piante, non sono qualcosa di cui necessariamente sentirai subito gli effetti. Ognuno di noi è differente ed ha i propri ritmi biologici. Non sono come delle pastiglie. Hanno bisogno di tempo e pazienza per poter agire e soprattutto costanza.

Spesso ci dimentichiamo di quanto la Natura possa rappresentare cura, sostegno nella vita di tutti i giorni. Ci dimentichiamo di quanto sia importante e potente, e di quanto con consapevolezza e rispetto possiamo servircene. Di quanto aiuto e speranza ci possa dara, sempre.


Fonti:

 
 
 

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Conoscersi, capirsi per trovare il proprio equilibrio

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