Siamo quello che mangiamo
- Aurora Pettenati
- Apr 10, 2021
- 6 min read
All'inizio del mio percorso mi chiesi subito quale ruolo potesse giocare l'alimentazione nel mio caso, anche se mi era stato detto fin da subito che avrei potuto continuare a mangiare tranquillamente di tutto. Fino a quel momento non avevo mai riflettuto su come nutrirmi realmente in modo adeguato.

"Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno" (Ann Wigmore)
Sapevo bene che non potevo mangiare tutto quello che volevo con un'infiammazione
intestinale e problemi alla pelle.
Avevo sempre cercato di mangiare in modo sano, certamente, ma non mi ero mai posta davvero il problema di come l'alimentazione potesse influenzarmi.
Decisi perciò di partire dalla base, facendo un completo scanner di quello che mangiavo per capire ciò che potesse essere più o meno dannoso per me.
Cominciai ad informarmi attraverso libri, blog, testimonianze di esperiti per capire davvero la sottile differenza fra alimentarsi e nutrirsi. Infatti Alimentarsi è 'semplicemente' quella funzione biologica necessaria al mantenimento della nostra vita; Nutrirsi è un concetto più complesso, biologico, mirato a quello che è il funzionamento dei nostri organi e il loro rapporto.
Il primo passo fu quello di eliminare i latticini perché, essendo in deficit della lattasi (perciò intollerante al lattosio), questi avrebbero aggravato la mia situazione. Dovetti rinunciare al caffè, salva vita per molti, ma deleterio per me, che fino a quel momento era un piacere pressoché irrinunciabile. Infatti la caffeina e la teina sono famosi per la stimolazione della motilità intestinale soprattutto nei soggetti affetti da MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali). Iniziai perciò a sostituirlo con bevande alternative
come orzo, tè verde (che, seppur contente teina, aveva comunque grandi benefici per l'organismo come promuovere la crescita di 'batteri buoni') e caffè di cicoria, altro mio grande alleato, che influisce anch'esso positivamente sulla flora batterica intestinale.
Un altro taglio drastico fu quello degli zuccheri. Non ero mai stata un'amante dei dolci, ma mi resi conto che lo zucchero era davvero ovunque, e come ben sappiamo, l'eccesso di zucchero ed edulcoranti/dolcificanti e quindi un ambiente ricco di tali sostanze, va a modificare il nostro microbiota intestinale, portando i batteri stessi a cambiare il loro metabolismo ed il loro equilibrio.
Cercai di prediligere al massimo alimenti naturali, cercando di produrre in casa alimenti come il pane, mangiare frutta e verdura di stagione (contenenti tutti i principi di cui abbiamo bisogno) ed evitare farine raffinate, prestando sempre più attenzione alla provenienza di ogni alimento, perché la Natura ci offre da sempre ciò di cui abbiamo bisogno, in ogni momento e sta a noi avere l'intelligenza di beneficiarne al meglio.
Tutto quello che ingeriamo con la nostra dieta infatti, può influenzare positivamente o negativamente la composizione e il corretto funzionamento della microflora intestinale, alla base del nostro stato di salute. Nutrirsi in modo adeguato è importante per il benessere filologico del nostro corpo e fondamentalmente per un buon funzionamento del sistema immunitario.
La parte più difficile del cambiamento è sempre il primo passo, entrare in questa nuova ottica, dove lo sgarro non era permesso, dove vedere gli altri mangiare tutto senza problemi era frustrante e demoralizzante.
Ma pian piano, giorno dopo giorno, imparai ad apprezzare veramente ogni cosa che mangiavo, dandogli importanza e il giusto valore. Vedevo sempre più i miglioramenti anche sulla pelle, mi sentivo finalmente meglio e capii realmente cosa volesse dire dialogare con il cibo.
Quando il cibo è medicina
Il principio è quello che ogni cibo introdotto nell'organismo produce una reazione del sistema immunitario, e che uno stato infiammatorio può essere 'spento' con la scelta dei cibi giusti, proprio come se fossero farmaci.
Molti cibi contengono micronutrienti che consentono al sistema nervoso di funzionare in maniera ottimale e alcuni di questi possiedono anche effetti analgesici e antinfiammatori. Le conseguenze di un modello 'dietetico' (che non riguarda il dimagrimento, ma lo stile di vita alimentare), squilibrato qualitativamente e quantitativamente, porta l'aumento del rischio di insorgenza di malattie degenerative e dismetaboliche (cancro, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia).
L'eccessivo consumo di grassi e proteine (in particolare di origine animale), zuccheri raffinati, sale si vanno ad aggiungere alle manipolazione da parte dell'industria alimentare che, incurante del giusto metodo di allevamento e coltivazione, porta di conseguenza a uno scadimento delle qualità organolettiche del cibo e dalla riduzione di fattori vitali. E tutto ciò si riflette negativamente sul nostro corpo.
Gli alleati contro l'infiammazione
È risaputo ormai che alcuni alimenti in particolare siano dei toccasana per la salute e soprattutto validi alleati contro l'infiammazione. Informandomi capii sempre più che la consapevolezza di ciò che stavo mangiando avrebbe portato grandi benefici, soprattutto nella mia condizione, dove necessitavo di tener spento il mio 'fuoco interiore'. Alcuni esempi possono essere:
- Acidi grassi Omega-3 e Omega-6: fanno parte degli acidi grassi essenziali, che, perciò, vanno introdotti con l'alimentazione. Gli Omega-3 sono antinfiammatori a cui appartiene l'acido alfa-linoleico (ALA) l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA), contenuti in alimenti noci, olio e semi di lino macinati (per facilitarne l'assorbimento), Semi di Chia, olio e Semi di canapa sgusciati, pesci grassi d'acqua fredda come salmone, trota, sgombro e pesce azzurro e alghe; mentre gli Omega-6 sono pro-infiammatori contengono acido linoleico (LA) che da una parte possono aiutare l'organismo a rispondere più velocemente agli agenti patogeni, ma se in eccesso possono portare a un'eccessiva risposta infiammatoria. Sono contenuti nell'olio di mais e girasole, arachidi, mandorle e nei prodotti processati. Nella dieta tipica si tende ad avere uno sbilanciamento verso quest'ultimi ed è quindi fondamentale aumentare (nelle giuste dosi) gli Omega-3, riuscendo ad aumentare così la produzione di mediatori antinfiammatori.
- Kefir e Kombucha, la K che conta: il primo è un probiotico naturale che si ottiene aggiungendo all'acqua (addizionata con zucchero, limone e frutta secca) o al latte, i grani di kefir che sono una colonia simbiotica di lieviti e batteri, che agiscono la flora batterica intestinale regolando l'intestino, depurando il fegato, aiutando lo stato della pelle e rinforzando il sistema immunitario; il secondo è una bevanda ottenuta dalla fermentazione del tè, prodotta da un lichene chiamato kombucha e la colonia di lieviti e batteri forma in superficie una patina di cellulosa che protegge dagli agenti esterni e si lasciando fermentare si otterrà una bevanda ricca di vitamina C, B e favorirà anch'esso la regolarità intestinale.
- Spirulina: ricca di proprietà, quest'alga, fonte di vitamine A, D, K e B, di proteine ad alto valore biologico e sali minerali, ha un'azione antiossidante, antinfiammatoria, tonificante ed energizzante;
- Zenzero: questa pianta erbacea di origine asiatica è utile per alleviare sintomi gastro-intestinali, avendo attività antiemetiche oltre che antimicrobiche ed antinfiammatorie.
- Curcuma: spezia contenente curcumina, è un'alleata per la nostra salute e benessere, avendo proprietà antinfiammatorie, immunologiche, depurative favorendo l'attività di alcuni organi e digestive proteggendo dai bruciori di stomaco.
- Acidulato di Umeboshi: le umeboshi dette 'prugne dei miracoli' per le loro infinite proprietà antipiretiche, astringenti e usate contro raffreddori, problemi intestinali e circolatori, sono coltivate da secoli in Cina a Giappone e utilizzate molto nella cucina macrobiotica e come medicina naturale. Il liquido prodotto da queste viene impiegato al posto del sale e aceto per insaporire i piatti.
- Olio d'oliva di qualità: alla base della dieta mediterranea, è considerato una delle migliori fonti di grassi, è efficace nella prevenzione dei disturbi cardiovascolari, regolare livelli di colesterolo ed essendo ricco di vitamina E ha benefici su pelle ed ossa.
-Miele: prodotto naturale famoso per i suoi effetti antiossidanti, antinfiammatori e immunomodulatori e importantissima fonte di energia risulta essere un valido sostituto dello zucchero.
Tutto questo non fu più un sacrificio, una privazione, ma entrai piano piano nell'ottica che, prestando la giusta attenzione a ciò con cui mi nutrivo, avrei raggiunto il giusto benessere che da tempo cercavo.
Passo dopo passo iniziai a integrare nuovamente alcuni alimenti, sperimentando il loro effetto e ricominciando a concedermi qualche sgarro, che sapevo mi avrebbe fatto bene alla mente e all'anima. Inizialmente questo fu un passaggio critico: avevo paura che anche quella piccola eccezione potesse compromettere la mia salute, ma mi sbagliavo. Quindi incominciai veramente a dare la giusta importanza a quelle giornate in cui potevo concedermi un cibo 'proibito', cercando di godere di questi momenti al massimo, senza crearmi paranoie o ansie. Perché molte delle paure che abbiamo sono solo nella nostra testa, e creandoci continuamente schemi mentali sbagliati rischiamo di stare peggio di quanto realmente stiamo e ci porta a vivere male determinate situazioni ed a non accettarle. Solo provando a tendere un orecchio al nostro corpo, a ciò che ci chiede, saremo in grado di accettare ciò che siamo, e ad affrontare ciò che ci accade. Non è semplice trovare quell'equilibrio psicofisico che ci permettere di vivere serenamente le situazione che incontriamo giorno dopo giorno. Mi resi conto che mi stavo solamente avvicinando a uno stile di vita più sano, dove prestare attenzione al prodotto, alla sua provenienza, alle sue qualità nutrizionali era la base per la mia cura. L’acquisizione di una nuova visione dell’alimentazione non solo legata alle calorie, ma ad una considerazione della dieta come strumento di cura e prevenzione, attenta alle mie necessità e concentrata sulla ricerca di ogni proprietà benefiche dei vari alimenti era ormai diventato il mio obiettivo. Perché si, il cibo è medicina, è piacere, è forza e comprendere come questo possa creare un vero benessere sia fisico che mentale può portare alla vera rivoluzione.
Fonti:
S. Danese, La dieta antinfiammatoria per l'intestino 2018 Giunti Editore S.p.a, Via Bolognese 165-501339 Firenze
P. Pigozzi, Cure naturali del fegato 2004 Giunti Editore S.p.a, Via Bolognese 165-501339 Firenzze
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